Scrittrice e patriota inglese. Dopo aver compiuto studi di Teoria sociale a
Birmingham e di Filosofia a Parigi, nel 1854 si recò in Italia e a Nizza,
dove conobbe Giuseppe Garibaldi, che richiamò il suo interesse sulla
situazione italiana. Tornata a Londra si mise in contatto con Mazzini e divenne
sua collaboratrice. Tra il 1856 e il 1857 tenne a Londra e in varie altre
città inglesi un ciclo di conferenze sull'Italia, nelle quali prese
posizione a favore dell'espulsione degli stranieri dalla penisola e cercò
di creare un movimento di opinione che appoggiasse la causa dei patrioti
italiani. Tornò poi in Italia, a Genova, e da lì si spostò
a Torino per ordine di Mazzini. Arrestata per aver partecipato a una congiura
mazziniana nel giugno del 1857, fu liberata in settembre e fece ritorno in
Inghilterra insieme al patriota italiano Alberto Mario, che sposò pochi
mesi dopo. Nel 1867 partecipò alla spedizione garibaldina a Roma nel
corso della quale, dopo la battaglia di Monterotondo, fu inviata da Garibaldi a
parlamentare con il generale Kanzler. Nel 1870 seguì la legione
garibaldina in Francia ed ebbe funzioni di infermiera durante la campagna dei
Vosgi. Visse in seguito a Firenze e a Roma, recandosi spesso a Caprera da
Garibaldi, per convincerlo alla pubblicazione delle sue memorie. Svolse
un'intensa attività pubblicistica. Fra le sue opere ricordiamo:
I
garibaldini in Francia (1871),
La miseria di Napoli (1877),
Vita
di Giuseppe Garibaldi (1882),
Della vita di Giuseppe Mazzini (1886),
Agostino Bertani e i suoi tempi (1886),
In memoria di G. Nicotera
(1894),
Il sistema penitenziario e il domicilio coatto in Italia (1897),
Nascita dell'Italia moderna (1909) (Portsmouth 1832 - Firenze
1906).